PERMESSO DI SOGGIORNO PER LAVORO DOMESTICO
Il permesso di soggiorno il documento che autorizza i cittadini di paesi non appartenenti all’Unione europea a soggiornare in Italia in condizione di regolarità e che di norma presuppone l’ingresso legale nel territorio.
Quanto dura il permesso di soggiorno per lavoro domestico?
La durata è quella prevista dal contratto di soggiorno e comunque non può superare la durata di:
– un anno, in relazione ad un contratto di lavoro domestico a tempo determinato;
– due anni, in relazione ad un contratto di lavoro domestico a tempo indeterminato.
E’ rinnovabile il permesso di soggiorno per lavoro domestico?
Sì è certamente.
Quali permessi di soggiorno è possibile convertire in permessi di soggiorno per lavoro domestico?
Possono essere convertiti in permesso di soggiorno per lavoro domestico, a tempo determinato o indeterminato, i permessi di soggiorno:
– per lavoro stagionale, nel caso in cui il lavoratore straniero abbia già ottenuto due autorizzazioni per lavoro stagionale e gli sia offerto un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, nei limiti delle quote;
– per motivi familiari, in caso di morte del familiare in possesso dei requisiti per il ricongiungimento e in caso di separazione legale o di scioglimento del matrimonio o, per il figlio che non possa soggiornare in Italia per lungo periodo, al compimento del diciottesimo anno di età, fermi i requisiti minimi di età per lo svolgimento di attività di lavoro;
– per motivi di studio.
Il permesso di soggiorno per lavoro domestico può essere utilizzato anche per altre attività?
Sì, può essere utilizzato anche per le altre attività consentite allo straniero, anche senza conversione o rettifica del documento, per il periodo di validità dello stesso. In particolare il permesso di soggiorno rilasciato per lavoro subordinato non stagionale consente l’esercizio di lavoro autonomo, previa acquisizione del titolo abilitativo o autorizzatorio eventualmente prescritto e sempre che sussistano gli altri requisiti o condizioni previste dalla normativa vigente per l’esercizio dell’attività lavorativa in forma autonoma, nonché l’esercizio di attività lavorativa in qualità di socio lavoratore di cooperative.
Il lavoratore in possesso di permesso di soggiorno per lavoro domestico può chiedere il rilascio del nullaosta al ricongiungimento familiare?
Sì, purché la durata del permesso non sia inferiore a un anno.
Cosa succede in caso di perdita del posto di lavoro?
La perdita del posto di lavoro non costituisce motivo di revoca del permesso di soggiorno al lavoratore ed ai suoi familiari legalmente soggiornanti. Il lavoratore straniero in possesso del permesso di soggiorno per lavoro domestico che perde il posto di lavoro, anche per dimissioni, può essere iscritto nelle liste di mobilità per il periodo di residua validità del permesso e comunque per un periodo non inferiore a 1 anno.
I titolari di permesso di soggiorno per lavoro domestico hanno l’obbligo di iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale?
Sì, hanno l’obbligo di iscrizione al Servizio sanitario nazionale e parità di trattamento e piena uguaglianza di diritti e doveri rispetto ai cittadini italiani riguardo all’obbligo contributivo, all’assistenza erogata in Italia dal Servizio sanitario nazionale e alla sua validità temporale.
Cosa deve fare il lavoratore in caso di cessazione del rapporto di lavoro?
Lo straniero, se interessato a far risultare lo stato di disoccupazione per ottenere il permesso di soggiorno per attesa occupazione, deve presentarsi non oltre il quarantesimo giorno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro presso il Centro per l’impiego e fare una dichiarazione attestante l’attività lavorativa precedentemente svolta, nonché l’immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa esibendo il proprio permesso di soggiorno.